Possiamo immaginare il sistema immunitario umano come un esercito che controlla il nostro corpo continuamente per difenderci e proteggerci dagli attacchi dei nemici: esso è infatti capace di riconoscere e distruggere i microrganismi invasori, come virus, batteri e funghi.
Il sistema immunitario rappresenta dunque un importante meccanismo di difesa per il nostro organismo.
Più in generale, questo apparato è costituito da una complessa rete integrata di mediatori chimici e cellulari, sviluppatasi nel corso dell’evoluzione, per difendere il corpo da qualsiasi forma di danno chimico, traumatico o infettivo.

Una caratteristica fondamentale del sistema immunitario è la capacità di distinguere tra le strutture endogene (di origine interna) o esogene (di origine esterna), che non costituiscono un pericolo e che dunque possono o devono essere preservate (self), e le strutture endogene o esogene che invece si dimostrano nocive per l’organismo e che devono quindi essere eliminate (non-self).
Fanno parte del sistema immunitario organi centrali come il timo e il midollo osseo, e organi periferici come linfonodi, milza, cellule linfoidi del sangue e della linfa.
A seconda delle modalità di riconoscimento degli antigeni si possono distinguere due aree del sistema immunitario:
- immunità aspecifica o innata: è la risposta difensiva immediata contro le aggressioni, in grado di rilevare anomalie nelle membrane cellulari. Comprende mediatori chimici (responsabili dell’infiammazione) e cellulari (polimorfonucleati, macrofagi e i linfociti NK “natural killer”), che fagocitano e distruggono cellule tumorali o infettate da virus. È evolutivamente più antica e consente il riconoscimento di un repertorio limitato di antigeni. Risponde a una generica situazione di pericolo e pone il sistema immunitario in una condizione di “allarme”, che favorisce lo sviluppo dell’immunità specifica.
- immunità specifica o adattativa: comprende mediatori chimici e cellulari (linfociti T e B), responsabili di una risposta difensiva più potente e mirata (virtualmente in grado di riconoscere qualunque forma di antigene), ma più lenta. È evolutivamente più recente e poggia sulla risposta aspecifica per numerose funzioni di presentazione e distruzione degli antigeni.
Il sistema immunitario matura nel tempo grazie al contributo del microbiota intestinale e è completamente maturo solo dai 14 anni in poi.

Per questo motivo i bambini sono più soggetti ad infezioni e si ammalano di forme acute molto più degli adulti soprattutto durante l’autunno e l’inverno. È normale che i bambini possano avere raffreddore o febbre durante i mesi invernali, in qualche caso però nei bambini introdotti al nido o alla scuola materna possono comparire le IRR (infezioni respiratorie recidivanti) caratterizzate da almeno 6 episodi febbrili delle alte vie respiratorie o almeno 3 episodi febbrili delle basse vie (bronchiti, broncopolmoniti) da ottobre a marzo (SIAIP, Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica).
Tali situazioni sono molto frequenti: circa il 30% dei bambini che frequenta il Nido si ammala frequentemente durante l’inverno.
Ciò avviene a causa dell’immaturità del sistema immunitario del bambino soprattutto per quanto riguarda il braccio adattativo e la sua “immunodepressione reattiva”, cioè al tempo che impiega dopo una infezione a tornare alla normalità (circa 20 giorni, periodo molto più lungo rospetto all’adulto).
Le infezioni respiratorie recidivanti in età pediatrica sono complesse da gestire perché un bambino spesso ammalato diviene sofferente e non cresce come dovrebbe gettando nella preoccupazione i genitori.
Sono rarissimi per fortuna i casi di gravi stati immunodepressivi e con la crescita in genere il problema si risolve.

Ci sono degli aiuti che possiamo mettere in atto per rendere la situazione più accettabile e ridurre il numero di infezioni?
La risposta viene dalla Natura.
La Natura ci dona cibo sano e in alcuni alimenti sono contenute molecole salutari, sostanze funzionali, alcune con spiccata azione sul sistema immunitario. Gli alimenti che contengono tali sostanze benefiche per la salute sono chiamati “alimenti funzionali” e oggi le molecole funzionali con funzione benefica certa vengono anche estratte e confezionate in prodotti che si possono assumere come integratori.
La profilassi pediatrica con sostanze funzionali di provata efficacia può ridurre sia il numero degli episodi infettivi, che la gravità.
Microimmuno, ad esempio è un integratore alimentare a base di estratto di Sambuco, Vitamina C, Vitamina D3, Zinco, Lattoferrina, Carbossimetil betaglucano che aiuta il sistema immunitario dei più piccoli.
- Il Sambuco favorisce la funzionalità delle prime vie respiratorie e promuove le naturali difese dell’organismo.
- Lo Zinco, Carbossimetil Betaglucano, la Vitamina C e la Vitamina D contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario.

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